Roma Urbe "City Airport" |
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(In parte tratto da: JP4 del gennaio 1998) | |
Ho un sogno nel cassetto. Vedere l'Aeroporto dell'Urbe, il glorioso scalo cittadino sulla via Salaria, divenire il City Airport di Roma, togliendolo finalmente dal degrado, sfruttando la moderna torre di controllo e trasformandolo in un valore per la gente dell'aria e per tutti i cittadini. Lo scalo dell'Urbe è stato inauguarto nel 1928, all'ora si chiamava Aeroporto del Littorio, e fino alla seconda guerra mondiale è stato il principale aeroporto civile del nostro paese. All'interno vi erano molti edifici direttivi, un albergo per i passeggeri, un convitto-scuola destinato agli allievi piloti, motoristi e meccanici, le officine della Cooperativa Nazionale Aeronautica (manutenzione, riparazione aerei e costruzione motori e piccoli aerei).
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Relitti in testata pista a Roma-Urbe, fotografati da Riccardo Niccoli in volo |
Quasi tutto questo è stato distrutto dalle bombe del 1943 e, dopo una breve stagione di voli, tutta l'attività commerciale fu trasferita a Ciampino fin dal 1950. Da questo momento in poi l'utenza principale dell'aereoporto è quella dell'aero club di Roma. Che dire poi della chiusura di un ristorante come "Il Volo" con il suo giardinetto, dove si aveva un punto di incontro, un club, un'associazione di amici, di lavoratori, di esperti di aviazione come tutti gli aeroporti devono avere. Oggi oltre ai voli dell'aero club, vi si svolgono quasi solo attività di lavoro aereo. La pista è stata ridotta a 800 metri a causa della fabbricazione di edifici vicino al recinto. Sono assenti servizi di assistenza e aiuti alla navigazione legati al volo strumentale e notturno. Non esiste un'aerostazione passeggeri ne servizi merci, la viabilità interna è oltremodo precaria e molte costruzioni, disomogenee nello stile, compresi alcuni container, si sono aggiunte irrazionalmente nell'area aeroportuale: esistono ben quattro torri di controllo, poichè le costruzioni aggiunte negli anni ostacolavano la visuale! In fondo al campo ci sono una bellissima piscina, campi sportivi e un ristorante. Per chi? Solo per i militari! E pensare che il Littorio fu lasciato da Bonmartini all'Aviazione e non all'Aeronautica! Questo il quadro desolante in cui versa indegnamente a causa della cecità politica il nostro aeroporto cittadino. Usando il paravento della burocrazia e della sicurezza, invece di un comodo scalo di terzo livello ci troviamo con un pratone abbandonato in perenne odore di chiusura..... |
Le potenzialità E dire che dal 1993 è stata costituita, dall'Aero Club di Roma, una SpA che si occupasse dello sviluppo e valorizzazione dell'Aeroporto dell'Urbe (SVAU). Infatti da tempo si sente il bisogno di alleggerire il traffico di Ciampino e Fiumicino attraverso un terzo polo dedicato al traffico nazionale regionale di terzo livello. L'Urbe si presta particolarmente al compito di City Airport: è ubicato a soli otto chilometri dal centro città; di fronte all'ingersso dell'aerostazione si apre un tunnel pedonale che conduce alla stazione ferroviaria Nuovo Salario, collegata a Roma Tiburtina, cioè alla metropolitana, permettendo al passeggero in transito di raggiungere qualsiasi punto della città in pochi minuti. Senza dimenticare che sarebbe possibile un collegamento fluviale (il Tevere scorre di fianco all'aeroporto) fino agli scavi di Ostia antica, allungando solo brevemente il servizio già oggi disponibile. |
Il piano di sviluppo Già da tempo la SVAU ha proposto un piano di sviluppo all'Ente Nazionale dell'Aviazione Civile, ancora quando si chiamava Civiliavia, articolato in due fasi distinte. La prima fase prevede il miglioramento della gestione utilizzando l'attuale pista 16/34 e comprende: il miglioramento della struttura viaria interna, la creazione di nuove aree di parcheggio per auto, il miglioramento dei servizi di assistenza agli equipaggi e passeggeri, l'ampliamento delle radio-assistenze alla navigazione, la razionalizzazione dell'area tecnica di assistenza e manutenzione, la gestione dei servizi antincendio, sorveglianza e pulizia. Per la seconda fase si prevede la costruzione di una seconda pista orientata 14/32, lunga circa 1400 metri, la costruzione di una nuova via di rullaggio e l'adattamento delle preesistenti, il mantenimento dell'attuale pista come pista secondaria e di emergenza. Inoltre sono previste la sistemazione dell'aerostazione e l'adeguamento delle assistenze alla navigazione e attrezzature tecniche per permettere il volo strumentale e notturno.
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Oltretutto gli avvicinamenti finali alla nuova pista offrirebbero migliori margini di sicurezza passando da un lato sopra il fiume Aniene e dall'altro su aree prive di costruzioni. Lo sviluppo del traffico aereo interregionale insieme al processo di unificazione europea con conseguente aumento del traffico di aviazione generale e nascita di numerose nuove compagnie, ha portato allo sviluppo degli aeroporti di città in molti altri stati dell'Unione. Il sistema aeroportuale della nostra capitale sarebbe rappresentabile schematicamente da un triangolo con al vertice Nord l'aeroporto dell'Urbe, a Sud-Est Ciampino e a Sud-Ovest Fiumicino, ciscun aeroporto con precise caratteristiche peculiari. Invece....... |
Il sistema aeroportuale di Roma |